Trovo sempre molto stimolante, quando applico un apparecchio acustico a un musicista o a un appassionato di musica, la ricerca del "suono ideale".
Ognuno di noi ha una memoria uditiva diversa e una rappresentazione di timbro, ampiezza e dinamica che difficilmente si riesce ad esternare con le parole. Gli acuti ad esempio li ricordiamo in un modo ma, con il passare degli anni, il nostro orecchio li restituisce attenuati e distorti e spesso "affaticano". Bilanciare gravi ed acuti, rispettando la soggettività, quasi sempre ridona il piacere della Musica e tanto altro ancora...
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Spesso mi capita di notare tra i miei pazienti una gran confusione riguardo al prezzo degli apparecchi acustici. Cercherò in questo breve post di dare una mia spiegazione.
Andrebbe innanzitutto chiarito che il paziente/cliente non acquista l'apparecchio acustico ma un pacchetto di servizi dove l'apparecchio acustico è solo una parte del costo finale. Nel dettaglio, il prezzo dell'apparecchio acustico può variare notevolmente in base al livello tecnologico. Il livello definisce la qualità dell'apparecchio, intesa come caratteristiche elettroacustiche (canali di amplificazione, banda passante, distorsione, antifeedback...), ma anche e soprattutto la capacità che ha l'apparecchio acustico di "imitare" le funzioni uditive superiori, come distinguere il parlato dai rumori, caratteristica che si traduce in un comfort maggiore. E' relativamente facile fornire amplificazione e rendere udibile un messaggio verbale, ma è molto piu' difficile, ed ambizioso, fornire un livello di comfort ottimale che renda massima la soddisfazione del portatore di apparecchi acustici, anche nelle situazioni piu' difficili. E' compito dell'audioprotesista mediare tra la miriade di offerte che i produttori offrono e le necessità del paziente/cliente, oltre a fornire una continua assistenza tecnica e di supporto nelle problematiche audiologiche. |
Maurizio casaluce
Tecnico Audioprotesista ArchiviCategorie |