Trovo sempre molto stimolante, quando applico un apparecchio acustico a un musicista o a un appassionato di musica, la ricerca del "suono ideale".
Ognuno di noi ha una memoria uditiva diversa e una rappresentazione di timbro, ampiezza e dinamica che difficilmente si riesce ad esternare con le parole. Gli acuti ad esempio li ricordiamo in un modo ma, con il passare degli anni, il nostro orecchio li restituisce attenuati e distorti e spesso "affaticano". Bilanciare gravi ed acuti, rispettando la soggettività, quasi sempre ridona il piacere della Musica e tanto altro ancora...
0 Commenti
|
Maurizio casaluce
Tecnico Audioprotesista ArchiviCategorie |